
Risparmio energetico nelle linee di verniciatura a polvere
Il forno infrarosso come soluzione?
L’attuale situazione economica avrà un impatto a medio e lungo termine. Quali sono le soluzioni tecniche per far fronte a un mercato energetico molto sfavorevole e incerto? Che tipo di soluzioni tecnologiche possiamo prendere in considerazione? La soluzione: il forno ibrido con radianti infrarosso.
Cottura delle vernici a polvere

La polimerizzazione delle vernici in polvere è un processo energivoro in quanto i pezzi devono essere riscaldati fino a 150°C o addirittura 200°C. Il tempo di permanenza per la completa polimerizzazione può variare da 5 a 20 minuti, a seconda dello spessore e della massa del pezzo.
L’energia necessaria per riscaldare un pezzo è un valore fisico (non dipende dalla tecnologia o dal processo in uso). Il trasferimento di energia determina la velocità di riscaldamento e quindi il tempo di processo. Il tempo di processo e la velocità della linea determinano la lunghezza del forno. È questa fase di riscaldamento che deve essere gestita per controllare il consumo energetico.
La chiave per ridurre il consumo energetico risiede nel trasferimento di energia: il trasferimento di energia tramite radiazione infrarossa è molto più efficiente del trasferimento di energia per convezione con aria calda. Il bruciatore a infrarossi irradia/trasferisce l’energia direttamente al prodotto senza dover riscaldare l’aria.
L’integrazione dei radianti a infrarosso all’ingresso del forno a convezione consente quindi un riscaldamento più efficiente e di conseguenza una riduzione dei consumi. L’unica funzione del forno a convezione sarà quella di mantenere la temperatura durante il processo di polimerizzazione. Per questo motivo introduciamo il forno ibrido con booster a infrarossi.
La chiave per ridurre il consumo energetico risiede nel trasferimento di energia

Se confrontiamo i due concetti di forno per quanto riguarda l’efficienza in merito all’heat-up, il forno a convezione convenzionale e il booster a infrarossi che integra gli irraggiatori a infrarossi, otteniamo i seguenti risultati:
Componente automobilistico (barra) : Acciaio, 3,6 kg, Diametro 4 cm, 180°C
- Forno a convezione: 50 minuti
- Booster IR: 5 minuti
Ammortizzatore per autoveicoli: acciaio, 1,1 kg, 150°C
- Forno a convezione: 60 minuti
- Booster IR: 2,5 minuti
Piastra metallica: Acciaio, 1,5 mm, 160°C
- Forno a convezione: 7,5 minuti
- Richiamo IR: 1,5 minuti
Telaio della bicicletta: Alluminio, 5 kg, 190°C
- Forno a convezione: 8 minuti
- Booster IR: 4 minuti
Il 50%-60% dell’energia generata dall’infrarosso viene trasferita direttamente al prodotto aumentandone quindi la temperatura. Nel caso dell’energia convettiva, solo il 5% raggiunge il prodotto. Ciò si traduce in una maggiore efficienza del forno ibrido con booster a infrarossi sia per il riscaldamento che per il successivo mantenimento durante la polimerizzazione.
L’integrazione dell’infrarosso per realizzare l’heat-up e l’utilizzo della sezione convettiva per la polimerizzazione consentono di ottenere una migliore efficienza termica globale. L’integrazione di un booster a infrarossi all’ingresso dei forni a convezione permette di:
– accelerare la gelificazione della polvere
– migliorare la tensione superficiale del film di rivestimento
– eliminare l’inquinamento delle parti o dell’ambiente,
– ridurre la lunghezza del forno
– migliorare la produttività
– ridurre il consumo energetico.
Bruciatori infrarosso Eratec
I radianti all’infrarosso Eratec sono efficienti bruciatori a gas con una testa di irraggiamento dotata di una struttura in fibra metallica. Le dimensioni, la forma e la gamma di potenza del radiante si adattano esattamente alle esigenze del vostro processo. I radianti si riscaldano e si raffreddano in pochi secondi. La potenza dei bruciatori infrarosso è modulata in modo continuo. Si adattano facilmente ai vincoli dei forni per la polimerizzazione delle vernici a polvere. L’elevata durata e il bassissimo livello di manutenzione richiesto contribuiscono alle prestazioni e all’affidabilità dell’apparecchiatura. La flessibilità della modulazione di potenza si traduce in un funzionamento semplice per l’utente e, non da ultimo, in un notevole risparmio energetico.